UDINE - (Usarcine) L’Arteniese si illude che basti essere più forte sulla carta, in testa al campionato, per avere vita facile in tutti i campi. Sul terreno del Bearzi forse ha capito che non è proprio così, specialmente quando si incontra una formazione che sopperisce a alcune lacune tecniche con l’ordine l’umiltà e la voglia di vincere. Il primo tempo è noia, anzi, un mimetizzarsi delle due squadre nell’umidità che scende a bagnare il campo. L’Arteniese sembra attendere un errore, un destino, un qualcosa che le sia dovuto in qualità di capoclassifica. Si accontenta di un tiro di Picco, all’11, ben calibrato che colpisce la traversa (ma Kozilowski era sulla traiettoria). Alla ripresa le cose sembrano cambiare, Cleto Polonia frusta la sua squadra che ci mette un po’ più di cattiveria e cerca di prendere in mano il gioco. Ma il Bearzi è sornione, aspetta il momento buono. Questo arriva al 10’ quando Neri scaglia una punizione sul primo palo di Calligaro, il palo l’aiuta, la rete si gonfia. la reazione arteniese è veemente anche se velleitaria, al 19’ Martarello va su un lancio che lo libera davanti al portiere tocca la palla, ma viene atterrato: Rigore. Kozikowski lo para. Al 23’ Forgianiri abbatte Neri: rosso diretto, poi (è il27’Lizzi interviene fallosamente in area su Tissino, altro rigore che Orsusanno trasforma. la rabbia dell’Arteniese produce nervosismo e un gol, di Cescutti , al 47. Troppo tardi.
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