domenica 20 gennaio 2013

Gravis - Arteniese: 2-0

Note: primo tempo: 1-0 al 36° su calcio di rigore. Espulso Forgiarini (A) per doppia ammonizione. Spizzo (A) para un rigore a metà della ripresa.

ARTENIESE:

La seconda della classe, con una rete per tempo fa fuori i biancoazzurri, comunque autori di una buona partita sotto il profilo agonistico e del gioco, che però oggi non è bastato. L'ennesima espulsione, Forgiarini per doppia ammonizione, ha poi chiuso il discorso dopo che i padroni di casa avevano raddoppiato al 12° della ripresa.
La gara di oggi è stata giocata in un campo infame, al limite della praticabilità e che ora i dirigenti della società di San Giorgio della Richinvelda dovranno curare parecchio per riportarlo in condizioni giocabili. Quindi quella di oggi era gara da spada più che da fioretto e i ragazzi di D'Angelo ce l'hanno messa tutta per vendere cara la pelle e soprattutto nella prima frazione di gioco ci sono riusciti, mentre poi nella seconda parte di gara appena subita la rete del raddoppio e l'espulsione hanno un pò mollato, cosa psicologicamente comprensibile. E' umanamente comprensibile che certe situazioni ti scoraggino e se anche la forza dell'avversario ti rende le cose più difficili, è dura cercare di rimettere in carreggiata la gara; dimenticavamo di aggiungere che la rete del raddoppio sembrerebbe viziata da un fuorigioco abbastanza, eufemisticamente parlando, evidente non rilevato dal direttore di gara.
Voltare pagina subito e pensare a domenica prossima fin da oggi e sperando che anche il  clima sia più benevolo poichè per vincere bisogna fare gioco e cercare di farlo negli acquitrini di questo periodo è particolarmente difficile.

1 commento:

gianni ha detto...

Buono il primo tempo peccato per il fallo da rigore di Spizzo .Da li la partita è stata tutta in salita con un campo molto pesante.Sono già sette le partite che siamo costretti in inferiorità numerica e sono ben 23 le giornate di squalifica su 17 partite disputate questo è dato che ci deve far riflettere .(Non è sempre colpa del direttore di gara).