domenica 2 dicembre 2012

Arteniese - San Quirino: 0-2

ARTENIESE:

Quando le stagioni cominciano male e fai di tutto per raddrizzarle, a volte non basta, ci sono degli eventi esterni che ti mettono i bastoni fra le ruote: oggi i biancoazzurri avrebbero nettamente meritato molto di più, forse il punto sarebbe addirittura stato troppo poco per l'impegno, il gioco che si sta ritrovando e le energie mentali profuse; ed invece è arrivata un'altra sconfitta che fa male soprattutto perchè immeritata.
Gli ospiti sono andati in vantaggio nel recupero del primo tempo, quando tutti oramai pensavano ad andare a scaldarsi col classico the caldo negli spogliatoi ed invece l'Arteniese si è vista costretta a ricominciare la ripresa col fardello di una rete inaspettata.
La seconda frazione di gioco ha visto i biancoazzurri buttati in avanti a cercare la rete del meritato pari ed invece ecco il fattore esterno: la rete del raddoppio è arrivata con una rete palesemente in fuorigioco che ha definitivamente tagliato le gambe ai giovani e rimaneggiati biancazzurri.
Cosa pensare a questo punto? Niente se non porsi qualche domanda ovvero se gli arbitri di categoria sono adatti al loro compito e agli osservatori esterni verrebbe da dire di no, noi diciamo sicuramente che non sono in grado di svolgere al meglio il compito che sono chiamati a svolgere. Anche oggi si sono viste cose che non fanno che esacerbare gli animi e pensare male: ammonizioni che definire assurde parrebbe poco, atteggiamenti non consoni al ruolo... e si potrebbe andare oltre ma ci fermiamo, tanto sono parole al vento. Ci capita di rado di parlare di direttori di gara, ma mai come questa stagione, i biancoazzurri sono stati piuttosto tartassati: le tante espulsioni e cartellini in generale possono essere si figlie di una situazione mentale della squadra difficile e anche per inesperienza, ma c'è anche una forte percentuale esterna che incide in questa situazione. Speriamo di non dover più parlare di questo e solamente di gioco e belle o brutte partite dei biancoazzurri come ci piacerebbe che fossero solamente i nostri ragazzi gli artefici del proprio destino.

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