28 settembre 1998
il Piacenza sa cogliere l' attimo
due occasioni, due gol: il Vicenza resta a guardare gara modesta, equilibrio, ma gli episodi fanno pendere la bilancia per gli uomini di Materazzi: il gol di Polonia, il rigore di Dionigi. il Vicenza puo' protestare per un intervento dubbio di Vierchowod, ma poi fare soltanto autocritica. e spiegarsi i perche' dell' involuzione
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Il Piacenza sa cogliere l'attimo: due occasioni, due gol: il Vicenza resta a guardare Gara modesta, equilibrio, ma gli episodi fanno pendere la bilancia per gli uomini di Materazzi: il gol di Polonia, il rigore di Dionigi. Il Vicenza puo' protestare per un intervento dubbio di Vierchowod, ma poi fare soltanto autocritica. E spiegarsi i perche' dell'involuzione.
DAL NOSTRO INVIATO PIACENZA - Vierchowod (stopper) e Sacchetti (libero) contro Luiso. Il centravanti del Vicenza, ex Piacenza, non la becca mai. Tutto il resto, compresa la vittoria dei padroni di casa, viene di conseguenza. Nella modestia generale, in un sostanziale equilibrio nella manovra, si porta a casa i tre punti chi ha giocato conscio dei propri limiti, chi, soprattutto, in avanti ha saputo cogliere l'attimo fuggente. Una palla ribattuta da Brivio (su tiro di Inzaghi) in chiusura del primo tempo ed ecco il "magic moment" del trentenne Polonia, al suo primo gol in 12 anni di carriera (in precedenza aveva colpito solo una traversa). Un fallo da rigore di Belotti su Dionigi, ed ecco il penalty perfettamente battuto, per il raddoppio, dallo stesso numero nove di Colomba al 33' della ripresa. Due episodi che fanno pendere il piatto della bilancia. E fanno piangere il Vicenza che potrebbe recriminare, e molto, per un intervento di Vierchowod su Zauli al 38' del primo tempo (si era ancora sullo
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MARCATORI: Polonia al 46' del p.t. Dionigi su rigore al 33' del s.t.
PIACENZA (1 - 3 - 4 - 2): Fiori; Sacchetti; Polonia, Vierchowod, Manighetti; Buso, Cristallini (Lamacchi dal 16' del s.t.), Mazzola, Stroppa; Inzaghi (Dionigi dal 14' del s.t.), Rastelli (Lucarelli dal 34' del s.t.) (Marcon, Delli Carri, Moretti, Rizzitelli). All. Materazzi.
ESPULSI: nessuno. AMMONITI: Fiori per comp.non.regol. e Manighetti per scorrettezze. CALCI D'ANGOLO: 4 TIRI IN PORTA: 9 TIRI FUORI: 3 FALLI COMMESSI: 17 FUORIGIOCO: 7 ANTIDOPING: Cristallini e Lucarelli.
VICENZA (4 - 4 - 1 - 1): Brivio; Diliso, Belotti, Stovini, Morabito; Schenardi (Palladini dal 36' del s.t.), Mendez, Di Carlo (Viviani dall'8' del s.t.), Ambrosetti; Zauli (Otero dal 14' del s.t.), Luiso (Bettoni, Beghetto, Dicara, Di Napoli). All. Colomba.
ESPULSI: nessuno. AMMONITI: Stovini e Mendez per scorrettezze. CALCI D'ANGOLO: 4 TIRI IN PORTA: 3 TIRI FUORI: 4 FALLI COMMESSI: 25 FUORIGIOCO: 5 ANTIDOPING: Stovini e Dicara. ARBITRO: Bettin di Padova.
SPETTATORI: 9 mila circa, di cui 2.099 paganti, per un incasso di lire 62.175.000 (abbonati 6.750, quota 239.916.791).
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PIACENZA:
FIORI 6 - Un solo intervento difficile, su Luiso, in uscita. SACCHETTI 6,5 - Libero, alle spalle di Vierchowod, senza sbavature. POLONIA 6,5 - A trent'anni ha provato finalmente l'emozione del gol. VIERCHOWOD 6,5 - Ha nettamente vinto il duello con Luiso. MANIGHETTI 5,5 - Schenardi lo ha fatto soffrire parecchio. BUSO 6 - Ogni tanto ricorda il suo notevole passato. CRISTALLINI 5,5 - Qualche problema nel confronto diretto con Di Carlo. LAMACCHI 6 - Una discreta mezz'ora. MAZZOLA 6,5 - Fra i migliori in campo, in fase di interdizione e di rilancio. STROPPA 7 - Ha fatto due o tre colpi da applausi a scena aperta. Di sicuro e' stato il migliore. INZAGHI 5 - Stavolta non ha cavato un ragno dal buco. DIONIGI 6,5 - Si e' procurato il rigore e l'ha trasformato. RASTELLI 6 - Encomiabile soprattutto per
Polonia quasi incredulo "Un gol dopo 13 anni" "Non avevo mai segnato, neanche nella Primavera". Gasparin, d.g. del Vicenza: "Partita indecorosa". E Colomba ora rischia
DAL NOSTRO INVIATO PIACENZA - Fino a ieri il prode (e timido) Polonia, che di nome fa Cleto, nei suoi dodici anni di carriera (questo e' il tredicesimo) non aveva mai avuto l'onore di un gol: "Neppure quando giocavo nella "Primavera" - sussurra ancora incredulo -. Pensate: all'attivo per me c'erano soltanto un palo e una traversa". E se lui non era abituato a segnare, quelli che gli stanno intorno sembrano poco abituati a vederlo in zona - gol. Giuseppe Materazzi, sorridente reo confesso, ammette: "E' vero, pure io pensavo che fosse stato Rastelli a siglare l'uno a zero...". Un peccato veniale, visto che alla fine e' arrivata la vittoria. "Nella stagione passata ho subito vari infortuni - racconta il difensore del Piacenza, friulano di Tolmezzo, l'anno scorso vicino ad un trasferimento al Vicenza - mentre adesso la stagione e' iniziata davvero per il verso giusto. La verita' e' che questa squadra corre pochi rischi in difesa, ed e' sempre pronta a colpire in attacco. La mia rete? Non e' stato un gran gol, visto che sarebbe stato piu' difficile sbagliarlo che metterlo dentro. La dedica, comunque, e' per mia moglie Tiziana". Finite le feste, tocca a Materazzi spiegare la metamorfosi piacentina dopo il k.o. di mercoledi' in coppa Italia con il Lecce: "Quella sconfitta ci ha insegnato tante cose, speriamo di non dimenticarle. (Omissis)
Tomati Franco, Grimaldi Filippo
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