Arteniese - Tavagnacco: 0-0

A leggere la classifica si sarebbe potuto dire che nella gara odierna i biancoazzurri avrebbero potuto fare un sol boccone della Graphistudio Tavagnacco, ma solo chi non ne capisce di calcio potrebbe dire una fesseria del genere: non c'è gara facile se la si affronta con la mentalità sbagliata e se non si tiene in considerazione l'orgoglio e la volontà dell'avversario. Non è stato questo il caso della formazione di mister Cleto Polonia, che soprattutto nel primo tempo ha saputo giocare da par suo, costruendo occasioni da rete ma purtroppo senza saper concretizzare nella maniera dovuta il volume di gioco creato. A discolpa dei biancoazzurri si può dire che mancavano parecchie pedine oggi in campo: per fare un elenco diciamo che contemporaneamente mancavano Martarello e Forgiarini, squalificati, Novello infortunatosi domenica scorsa, Serafini non al meglio della condizione per problemi di salute, e quindi indisponibile e per finire anche il rientrante Rodriguez si è dovuto fermare nuovamente per il riacutizzarsi del suo infortunio precedente.

Tutto ciò non deve essere una scusa, perchè chi è sceso in campo oggi non ha fatto rimpiangere gli assenti sotto tutti i punti di vista, ma tanti uomini contemporaneamente non si possono regalare a nessuno, nemmeno a un rigenerato Tavagnacco, dal cambio di allenatore e dai nuovi innesti di questa finestra di mercato; è tutta un'altra squadra ora quella gialloblu, che darà del filo da torcere a tutti, come ha fatto, specialmente nella ripresa con i biancoazzurri, dove due prodigiosi salvataggi di Panfili prima, buona la sua prova da centrale difensivo, e di Lizzi poi, togliendo letteralmente di porta una palla che sarebbe finita inevitabilmente in fondo al sacco.

Domenica prossima altra gara particolarmente difficile contro i rossoneri di Osoppo (per chi scrive un derby particolarmente sentito, ndr), che hanno bisogno di punti per la loro classifica non del tutto tranquilla in questa fase della stagione e che da neopromossa cercherà senz'altro di dare del filo da torcere ad una rivale storica.