mercoledì 12 agosto 2009

Da "Il Gazzettino"

Udine
La Figc regionale ricomincia da dove aveva finito, mettendo ciè mano nelle tasche delle società. Con l'emissione dell'ultimo comunicato ufficiale della stagione 2008/09, la federazione guidata da Renzo Burelli rimpinguò le proprie asfittiche casse con 15mila 166 euro. Si trattava dell'ultima tranche richiesta alle società affiliate al Comitato regionale per la mancata partecipazione con tutte le squadre all'attività del settore giovanile, ulteriore puntata del contenzioso aperto da tempo sulla vicenda tra i club e i vertici regionali.
Gli ultimi "reprobi" furono la Sangiorgina (1333 euro di multa) del presidente Franco Michele Venturini (25 giorni di inibizione), il Santamaria (2000) e il suo presidente Fabrizio Nin (40), il Vigonovo Ranzano (2000) e il suo presidente Gianpietro Bertolini (40), il Lumignacco (2000) e il suo presidente Renato Berini (40), la Virtus Corno (2000) e il suo presidente Giorgio Clocchiatti (40), il Mariano (2000) e il suo presidente Manuela Donda (40), il Capriva (2500) e il suo presidente Fabio Concion (45), e la Pro Cervignano (1333) e il suo presidente Sabatino Mansi (25).
A essere colpite dalla mannaia furono società storiche, e da sempre punto di riferimento per i movimenti giovanili, come Sangiorgina e Pro Cervignano, che limitarono comunque i danni rispetto agli altri club multati in quanto non recidive. Con il comunicato numero 7 emesso nei giorni scorsi, la Figc ha incassato altri 6mila 500 euro, frutto delle sanzioni applicate a Torviscosa (2400 euro di multa, presidente Paolo Sguassero inibito per 20 giorni), Lignano (1200, presidente Tiziano Faggiani 20), Tricesimo (2400, presidente Antonio Sorrentino 20), Sesto Bagnarola (400, presidente Daniele Gerolin 13) e Azzurra Gorizia (100, presidente Luca Peresson 10) per la rinuncia alla partecipazione ad alcuni campionti giovanili dopo che erano già stati predisposti i gironi.
Come non si sapesse quanto difficile è reclutare ragazzi che vengono messi al mondo in numero sempre minore, nonchè tentati dalla concorrenza di molteplici altri interessi. Il presidente Burelli aveva assicurato attenzione al problema anche nel corso della campagna elettorale che lo ha recentemente confermato alla guida del calcio regionale, ma ora si barrica dietro «l'impossibilità - ha dichiarato - di scavalcare le norme di carattere nazionale che disciplinano la materia».
Sarà, ma come uscirne senza penalizzare le società che si vuole sempre sempre più numerose a dispetto della denatalità? «Ho in mente un meccanismo risarcitorio - ha dichiarato Burelli - che attaverso l'erogazione di maggiori contributi mitighi l'effetto delle sanzioni».
Altro fronte caldo è quella della ritrutturazione dei campionati, altro cavallo di battaglia prima delle elezioni di cui ora non si sente più parlare. Sarà bene che Burelli passi ai fatti non appena il comitato riprenderà l'attività dopo le ferie estive, altrimenti non si meravigli se i dirigenti delle società, che tanto fanno per mandare avanti la baracca, gli volteranno le spalle. I segnali di malumore sono ben chiari.
Claudio Rinaldi

Nessun commento: