Quella di ieri è stata la prima domenica senza calcio che conta, ovvero quello senza una partita dei biancoazzurri.
Per me è stata una domenica strana, senza quella attesa del risultato per poi scrivere il commento alla partita, trovare le parole giuste per una vittoria o una sconfitta e l’ho vissuta come una giornata “vuota”.
Personalmente ho già cominciato il conto alla rovescia per il prossimo campionato per cancellare i momenti negativi che purtroppo abbiamo vissuto quest’anno dove le giornate grigie sono state di più rispetto alle domeniche da ricordare come ad esempio quelle delle vittorie sulla Tarcentina all’andata in quel di Tarcento e il derby di ritorno con il Riviera e il successivo dopo partita.
Fare un’analisi della stagione non è facilissimo ma ci si può provare anche se, oltre che difficile non è nemmeno piacevole per come sono andate a finire le cose. Il campo ha detto che il prossimo campionato di appartenenza dell’Arteniese sarà la seconda categoria e che quindi l’obiettivo stagionale della salvezza non è stato raggiunto e le cause di questo risultato sono i tanti punti lasciati per strada. È il come sono stati persi che però fa rabbia, perché a posteriori si può dire che avremmo potuto farcela se fossimo stati un po’ più concreti nei momenti che contavano cioè negli scontri diretti e in quelle gare perse per uno zero senza subire praticamente un tiro in porta. Qui tiro in ballo in fattore esperienza: eravamo la squadra più giovane del girone e allo stesso tempo la meno esperta e in questi casi un po’ di esperienza in più avrebbe aiutato a gestire meglio alcune situazioni, ad affrontare con spirito diverso alcune gare.
Il prossimo campionato però, dovessero rimanere tutti, con tutti i giovani di valore che c’erano quest’anno, sarà senz’altro diverso perché una esperienza come quella di un campionato di prima categoria passato dall’inizio alla fine a lottare di fa, sportivamente parlando, crescere molto, ti fa fare quella esperienza che appena usciti dal settore giovanile non si può avere; quindi guardo con fiducia a quello che la Società sta preparando per la stagione 2009/10.
Il mio rammarico è al pensiero dei derby che mancheranno il prossimo anno: ritroveremo la Majanese (come gli brucerà questa retrocessione, per una rete subita la 93’…), quasi sicuramente il Treppo Grande, ma mancherà la Bujese che prenderà il nostro posto in prima categoria; mi mancherà il derby con i “cugini” Riviera e le sfide caldissime con la Tarcentina, ma spero tanto che questo mio rammarico, si trasformi in stimoli e rabbia – calcistica si intende – da mettere in campo per ritornare subito in prima, categoria nella quale abbiamo (hanno…) dimostrato di saper stare e soprattutto abbiamo meritato di stare.
La mia speranza è che tutti i ragazzi della rosa di quest’anno rimangano, come già detto, perché nelle poche occasioni che mi sono capitate di poter starvi in mezzo ai piedi, ho visto molto affiatamento tra di voi e anche con la dirigenza e non tutti rimarranno, mi auguro che quelli che se ne andranno porteranno con loro un bel ricordo di Artegna e dell’Arteniese nonostante il risultato della stagione.
Per me è stata una domenica strana, senza quella attesa del risultato per poi scrivere il commento alla partita, trovare le parole giuste per una vittoria o una sconfitta e l’ho vissuta come una giornata “vuota”.
Personalmente ho già cominciato il conto alla rovescia per il prossimo campionato per cancellare i momenti negativi che purtroppo abbiamo vissuto quest’anno dove le giornate grigie sono state di più rispetto alle domeniche da ricordare come ad esempio quelle delle vittorie sulla Tarcentina all’andata in quel di Tarcento e il derby di ritorno con il Riviera e il successivo dopo partita.
Fare un’analisi della stagione non è facilissimo ma ci si può provare anche se, oltre che difficile non è nemmeno piacevole per come sono andate a finire le cose. Il campo ha detto che il prossimo campionato di appartenenza dell’Arteniese sarà la seconda categoria e che quindi l’obiettivo stagionale della salvezza non è stato raggiunto e le cause di questo risultato sono i tanti punti lasciati per strada. È il come sono stati persi che però fa rabbia, perché a posteriori si può dire che avremmo potuto farcela se fossimo stati un po’ più concreti nei momenti che contavano cioè negli scontri diretti e in quelle gare perse per uno zero senza subire praticamente un tiro in porta. Qui tiro in ballo in fattore esperienza: eravamo la squadra più giovane del girone e allo stesso tempo la meno esperta e in questi casi un po’ di esperienza in più avrebbe aiutato a gestire meglio alcune situazioni, ad affrontare con spirito diverso alcune gare.
Il prossimo campionato però, dovessero rimanere tutti, con tutti i giovani di valore che c’erano quest’anno, sarà senz’altro diverso perché una esperienza come quella di un campionato di prima categoria passato dall’inizio alla fine a lottare di fa, sportivamente parlando, crescere molto, ti fa fare quella esperienza che appena usciti dal settore giovanile non si può avere; quindi guardo con fiducia a quello che la Società sta preparando per la stagione 2009/10.
Il mio rammarico è al pensiero dei derby che mancheranno il prossimo anno: ritroveremo la Majanese (come gli brucerà questa retrocessione, per una rete subita la 93’…), quasi sicuramente il Treppo Grande, ma mancherà la Bujese che prenderà il nostro posto in prima categoria; mi mancherà il derby con i “cugini” Riviera e le sfide caldissime con la Tarcentina, ma spero tanto che questo mio rammarico, si trasformi in stimoli e rabbia – calcistica si intende – da mettere in campo per ritornare subito in prima, categoria nella quale abbiamo (hanno…) dimostrato di saper stare e soprattutto abbiamo meritato di stare.
La mia speranza è che tutti i ragazzi della rosa di quest’anno rimangano, come già detto, perché nelle poche occasioni che mi sono capitate di poter starvi in mezzo ai piedi, ho visto molto affiatamento tra di voi e anche con la dirigenza e non tutti rimarranno, mi auguro che quelli che se ne andranno porteranno con loro un bel ricordo di Artegna e dell’Arteniese nonostante il risultato della stagione.
3 commenti:
Comunque la stagione non è ancora finita, il 16 maggio, si festeggerà in quel di Sutrio, presso la Baita "capitanata" da Maicol Cescutti, il mio addio al celibato.
Ovviamente ci sarà tutta la rosa (salvo qualche caso, che tira il pacco e non sarà più mio amico, ecco) e qualche vecchio compagno biancoazzurro.
Purtroppo al matrimonio non posso invitare tutti, ma comunque ci sarà una buona rappresentanza tra le fila degli incravattati eleganti più che mai.
ciao a tutti, concordo pienamente con pignot che la stagione non è poi proprio da buttare anche se nel gioco del calcio la classifica ha il suo peso determinante e questa stabilisce che siamo retrocessi.
ci sono comunque state delle cose positive che non scorderò, tipo la vittoria di polcenigo (così bella che mi ero illuso che la salvezza sarebbe arrivata....) il derby con il riviera, ma ancor di più la vittoria di tarcento....
diciamo che abbiamo pagato alcuni colpi a vuoto spiegabili come peccati di esperienza come le sconfitte con il caneva pagnacco e reanese.......
e poi,e quì mi ripeto, due mancati recuperi fondamentali come Zilli e Luca De Monte; senza nulla togliere a chi ha giocato la davanti sono convintissimo che con loro due le cose sarebbero andate in modo diverso.........
comunque pazienza...... ci rifaremo
nota di dispiacere per gli amici di Ciconicco che ieri hanno perso con l'OL3 e sono retrocessi in terza........
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