"Abbiamo fatto troppo poco per poter vincere, non mi ricordo un tiro in porta": questo il laconico commento di Marco Sandri contattato telefonicamente al termine della gara.
Purtroppo quella di oggi è una grossa occasione persa in quanto si andava ad affrontare una squadra che al campionato non aveva più nulla da chiedere in quanto la posizione di classifica tranquilla la mette al riparo da sorprese per quanto riguarda la zona retrocessione e non può più ambire a posizioni play off.
Non si può certo mettere in dubbio l'impegno messo in campo da ragazzi di Cleto Polonia, ma purtroppo probabilmente l'incoscienza giovanile di inizio stagione che ha permesso dei buoni risultati, ora ha lasciato il posto alla paura di sbagliare e i ragazzi scendono in campo contratti e pur arrivando spesso ai sedici metri finali, l'ultimo passaggio si rivela molto spesso sbagliando vanificando il lavoro svolto.
La partita non ha molto da raccontare, il succo si raccoglie nel risultato finale negativo, perchè come detto il Pagnacco è salito al Comunale per giocarsi la partita a mente sgombra e questo è un grosso vantaggio su chi invece deve stare attento a non commettere errori: ed oggi non ce ne sono stati di clamorosi che abbiano compromesso l'incotro. La rete decisiva è infatti arrivata su rigore causato da un fallo di mano in area su di un cross dalla fascia e l'unica recriminazione forse il metro diverso utilizzato per una mesesima azione in area granata. Non ci si deve però attaccare a questi episodi per giustificare una sconfitta che è pesante.
Ora bisogna chiudere questo capitolo negativo e ripartire a prepararsi per la prossima partita e giocarsela alla morte e senza blocchi mentali, non ci si può permettere più di avere paura.
14 commenti:
Sono in piena sintonia con il D.S. Sandri ma nel calcio ci vuole anche un pizzico di fortuna e noi di quella non vediamo nemmeno l'ombra.Non ci sono dubbi per impegno e quando si da tutto non ci sono critiche da fare ...Ora non si deve fare più tabelle di marcia ma cercare la vittoria già da domenica prossima a Maiano.
non mi stupisce la compostezza e l'onestà del caro Sandri,
si deve vergognare invece il 'soggetto' che ha insultato pesantemente l'arbitro.
Le partite e i campionati si possono anche perdere, da uomini, a testa alta.
Con simili porcherie si perde molto di più: la faccia.
un saluto a happy e pignot,
Francesco Fierro.
Carissimo Fiar,
non so a cosa tu alluda. Se l'arbitro è stato insultato il fatto è avvenuto negli spogliatoi dove nessuno del pubblico poteva sentire.....e tu fai parte del pubblico immagino!!! Il tuo nome non mi risulta nella lista dei dirigenti!! Dalla tribuna non sono volate offese!!! Cmq per il bene della squadra che segui cortesemente sforzati a parlare di ciò che vedi in campo e non di ciò che ti viene riportato in maniera del tutto sconsiderata da fuori!Saluti, Alessandro Marangoni
tra le facce che si perdono a destra e a manca non mi segnalano ieri alla partita quella di Francesco Fierro...............
visto gli attuali nostri problemi di classifica e non, la cocente delusione per la sconfitta di ieri, tutti i problemi che si possano immaginare nel gestire questa situazione, vorrei fosse dato atto alla società che sul sito come ieri sul campo e in tribuna, nessuno ha incolpato l'arbitro di niente..... nonostante, e a questo punto lo dico, che il fallo di mano che ha causato il rigore/sconfitta, fosse identico ad uno accaduto nell'atra area e giudicato in maniera diversa.........
se poi, presi da spirito di polemica a tutti i costi, si vuole creare casi dal niente e dare lezioni di morale a "soggetti" vari.... beh, allora mi inchino riverente a chi difende gli amici con la coda di paglia e la coscienza magari non proprio intonsa.......
non sono un dirigente,
sono solo uno che ogni tanto scrive di calcio e che quindi conosce molte persone in tutti i settori e in tutte le squadre.
mi hanno riferito, proprio dagli spogliatoi, una cosa vergognosa proferita a fine gara nei confronti dell'arbitro (anche perche' altre donne non ce n'erano nei paraggi, giusto?)
è stata un'invenzione? una calunnia?
'ex press' io ho perso la faccia?
se a dirmelo è uno che poi risponde come ha appena fatto lei posso stare solo che tranquillo.
il 'nessuno' che infatti utilizza viene nella pratica smentito dal commento di Alessandro Marangoni il quale, credo, invece alla partita e nei pressi degli spogliatoi invece c'era.
notevole che poi invece di condannare l'accaduto lo si giustifichi e che anzi si attacchi anche me. notevole davvero.
chieda pure a signori, loro sì, Sandri e Goi, se io sono uno che 'protegge gli amici' o se tra i tanti difetti ho almeno il pregio di essere onesto.
non ho dato lezioni morali a soggetti vari, faccia più attenzione alle parole scritte.
ho definito vergognoso un soggetto solo, al singolare.
un coraggioso poi... visto che mi risulta non abbia neanche avuto il 'pelo' di lanciare il suo insulto faccia a faccia...
ma d'altra parte da uno (o da chi lo giustifica) che proferisce una parola del genere a una donna per un calcio di rigore (giusto o sbagliato che sia non conta niente in questo discorso, come non centra niente il termine usato con un -presunto- errore arbitrale)cosa ci si può aspettare?
Voglio chiudere subito la cosa prima che si porti avanti: non essendo presente non posso giudicare nessuno per quello che può essere accaduto. Se l'arbitro è stato insultato all'interno dello spogliatoio è grave, come è grave se è successo all'esterno, ma come tu ben sai Fiar, ad Artegna non siamo avezzi a comportamenti al di fuori delle righe. Se qualcosa è accaduto è una occasione più unica che rara e non vorrei che ciò macchiasse l'ambiente bianoazzurro.
Non vorrei che questo fatto faccia passare in secondo piano il fatto che la sconfitta di ieri sia stata pesante e per colpe nostre e non di altri.
La rabbia del momento ha portato sicuramente qualcuno ad andare sopra le righe, sbagliando e lo sottolineo sbagliando.
Ma a questo punto vorrei tanto solo che le cose si chiarissero nei termini della convivialità (uso questo termine di proposito) e io personalemente ti invito a vederci e a parlaci al bacone come si è fatto da quando ci si conosce per il 29 di marzo (datore di lavoro permettendo), giorno del derby col Riviera.
Parlo a titolo personale: mi spiace molto che questo fatto ti faccia vedere con altro occhio il nostro ambiente...
non il vostro ambiente Michele,
mi sono permesso di scrivere apertamente la mia opinione perche' (oltre al fatto che sia facolta' di chiunque farlo) quanto successo mi indignato e deluso personalmente perchè, proprio dell'arteniese, ho sempre parlato bene con chiunque e l'avevo fatto, non ho paura a dirlo apertamente, anche con Vania Cordenons stessa dicendole: "vedrai che bell'ambiente che troverai ad Artegna! Vivono ancora il dilettantismo in modo sano e vedrai che chiosco!"
Lei signorilmente, e anche per il ruolo che ricopre, giustamente con me non parla dell'accaduto. Ma capirai che oltre all'indignazione che mi suscita l'atto in se' di un insulto a una ragazza, ci sia anche la delusione mia personale?
e poi leggo certe risposte...
che invece di condannare (nell'impossibilità di smentirlo) senza mezzi termini quanto accaduto addirittura diventano accuse nei miei confronti.
è una cosa assurda. ed è indice di una mentalità che non condivido e che neanche penso appartenga a coloro i quali dell'arteniese mi hanno fatto costruire un'opinione positiva come te e Marco Sandri.
Michele, spero di poter essere presente al derby ma riguardo all'opinione generale posso solo prendere atto che, in aperta sincerità, per quel poco che vale la mia opinione, non tutti lì sono dei Signori come te.
La maggioranza probabilmente sì,
la totalità di certo no.
ciao e scusate il disturbo.
F.
liberi tutti di non pensarla allo stesso modo direi, e di interpretare le cose scritte, che comunque sono scritte e quindi si possono leggere e rileggere....
liberi anche i nostri conoscenti comuni, che tu stesso citi, di esprimere eventuali pareri sulla mia moralità; personalmente dormo tranquillo.
non ci conosciamo, ma a differenza tua non esprimo giudizi sommari su nessuno, tantomeno quando non ci sono e devo basarmi sul sentito dire; non è un problema se non mi ritieni un signore; proverò a farmene una ragione, nel frattempo, ritengo di avere diritto di poter scrivere ciò che penso......... magari senza essere insultato (ho riletto attentamente a differenza tua..) da chi di me, e dell'Arteniese non sà davvero nulla....
tra le facce che si perdono a destra e a manca non mi segnalano ieri alla partita quella di Francesco Fierro...............
se poi, presi da spirito di polemica a tutti i costi, si vuole creare casi dal niente e dare lezioni di morale a "soggetti" vari.... beh, allora mi inchino riverente a chi difende gli amici con la coda di paglia e la coscienza magari non proprio intonsa.......
non servono neanche commenti.
Però una precisazione devo farla visto che ha travisato le mie parole:
io non ho detto questo è un signore e questo non lo è. anche perchè io non ho neanche la benchè minima idea di chi lei sia. (ne' a questo punto mi interessa saperlo)
Ho scritto che non tutti lo sono COME Michele, di cui invece conosco il grado di signorilità con certezza.
Del suo grado ne so per quel poco che se ne è potuto evincere dai messaggi di questa pagina. Ne' più, ne' meno.
Quindi, come già si poteva vedere, nessun giudizio sommario su nessuno.
Giudizio su piccoli ben precisati 'fatti', verbali e scritti. Questo sì.
E non vedo errori di valutazione.
gentile signor Fierro, sono Andrea Amadio, dirigente della società ASD Arteniese, perdoni la mia intrusione in quella che oramai somiglia molto ad una disputa dialettica, ma ci tenevo particolarmente ad intervenire per dare evidenza all'unica priorità che mi sembra stia svanendo nella vs discussione: le scuse nei confronti dell'arbitro che ieri ha dimostrato con una prestazione assolutamente fuori del comune la propria professionalità e compostezza,a Lei, sig.ra Vania, giungano le scuse mie personali e condivise da tutta la ns società, dirigenti, giocatori e sostenitori tutti. Per quanto attiene all'evento menzionato, mi permetta sig. Fierro, di farle notare, come certamente vista la sua esperienza e conoscenza dell'ambiente calcio saprà, che spesso la carica emotiva che viene immagazzinata durante una partita dai giocatori trova sfogo in azioni sconsiderate, assistiamo frequentemente ad eventi di agressività, talvolta rivolti in campo verso altri giocatori, il pubblico, l'arbitro, la porta degli spogliatoi o la panchina, insomma esplosioni di rabbia che in qualche modo devono esplicarsi, tutto ciò assolutamente non giustifica, ma qualche volta viene da chiedersi se non siamo noi, che tanto amiamo questo sport, a caricare questi ragazzi oltre la misura. Io, e con questo concludo, posso solo dirle che condivido la sua tristezza per quanto accaduto, non il fatto che Lei abbia utilizzato un mezzo pubblico per sottolinearlo; per completezza dell'informazione che Lei ha ricevuto sappia, che il soggetto menzionato, già depresso per non essere riuscito a contenersi, è stato prontamente ripreso e sanzionato da chi ne aveva pienamente titolo; inoltre va sottolineato che trattasi di persona normalmente molto educata e rispettosa, che nel paese e nel ns ambiente incassa quotidianamente la fiducia di tutti noi. Un tanto sentivo di doverLe. Cordiali saluti.
Cordial.mo sig. Amadio,
le sue parole mi rincuorano perchè finalmente ritrovo il buonsenso e la misura che mi aspetto di trovare in un sano contesto sportivo. E soprattutto civile.
Lei ha ragione, alla fine è sembrata una disputa dialettica partita da un concetto che mi sono sentito di esprimere, e cioè che ci fosse un soggetto, uno e uno solo, che si doveva vergognare per quanto ebbe a dire domenica all'arbitro Vania Cordenons dopo la partita.
Mi sono ritrovato nella scomoda posizione di dovermi addirittura difendere.
Invece di suscitare le immediate, per quanto tardive, scuse ufficiali alla ragazza e la stigmatizzazione del pessimo episodio che non ha fatto altro che macchiare prima di tutto chi se ne è reso autore e poi, indirettamente ma inevitabilmente, l'arteniese, perchè l'ho fatto emergere sul vostro blog.
Peraltro ho spiegato i motivi personali e particolari che hanno accresciuto la mia indignazione (che già per mio modo di pensare si innalza particolarmente in casi di prevaricazione verbale come questo).
In coscienza credo che sia Lei che il Sottoscritto pensano di aver agito per il meglio in base alle circostanze. Lei può lecitamente non condividere il fatto che io abbia usato la parola scritta per esprimere la mia opinione, io posso lecitamente pensare che per simili esagerazioni non esistano scuse o attenuanti perchè altrimenti non se ne esce più.
Il punto è che quello che succede intorno ad una partita di calcio è pubblico e questo comporta delle responsabilità pubbliche.
Io giornalista ricevo una notizia o una segnalazione e mi regolo di conseguenza.
Non aggiungo altro, perchè già espresso privatamente a Michele Goi che, anzi, autorizzo tranquillamente a riferirLe quanto scritto e suggerito in altra sede.
Le scuse secondo me (ed è solo la mia opinione) sono accettabili solo quando sincere e convincenti, e le Sue, per quanto tardive, mi sembrano tali. L'importante ora è che tali vengano considerate soprattutto dalla parte lesa, e cioè la Sig.na Cordenons.
Cordialmente,
e sperando di non aver lasciato nulla in sospeso,
voglia gradire i miei saluti,
Francesco Fierro
La parte lesa non è solo la Signorina Cordenons, a cui comunque le scuse sono state fatte. La partita sicuramente è stata persa dalla squadra, ma la valutazione esattamente opposta di due episodi molto ma molto simili, per non dire identici, ha condizionato non poco l'andamento di una gara bloccata sullo 0 a 0. E purtroppo non è il primo episodio, speriamo a questo punto sia almeno l'ultimo di una lunga serie in modo che eventuali demeriti non si indirizzino più sulla classe arbitrale ma esclusivamente sulla squadra.
Ale
Uno che insulta cosi' una donna, al di la del fattoi che sia arbitro come uomo e' una chiavica e dovrebbe riflettere su se stesso.
Oltretutto cio' che ha scatenato le sue reazioni belluine(e sto usando un eufemismo) era opinabile, quindi le conclusioni se le tragga da solo.
Se ha qualcosa da rispondermi venga a dirnelo su calciofvg,it
Marcantonio
Marcantonio, il discorso DEVE considerarsi chiuso: la persona che è stata protagonista di ciò è stata già redarguita dalla società e questo DEVE essere tutto. Adesso cerchiamo di non andare oltre e la risposta di Amodio DEVE essere eaustiva per tutti. Le scuse da prte delle Società ci sono state e ora chiudiamo questo spiacevole episodio una volta per tutte.
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