martedì 4 novembre 2008

Rassegna Stampa: "Il Gazzettino"

Da "Il Gazzettino" di martedì 4 Novembre 2008:

Silenzio, parla solo il Cordenons! I pordenonesi, pur neopromossi, già indicati alla vigilia come i grandi favoriti per vittoria finale, al loro primo scontro-verità, non fanno altro che riconfermare tale previsione. La vittoria (1-0) ottenuta contro il Martignacco appare striminzita nel risultato ma la prestazione è stata di livello. Pure i friulani disputano un incontro come si addice ad una (ex) capolista, qualche occasione sotto porta non è stata sfruttata nel modo giusto, ma si sa che queste sono partite dove chi segna per primo... Luca «Bobonutella» Sonego, punta Martignacco: «90'di grande intensità da ambo le parti. Abbiamo preso il gol nel nostro momento migliore. Nel primo tempo ci siamo mossi bene poi è prevalsa la loro maggiore esperienza e bravura nel far girare la palla». Prima sconfitta per l'Union M. e Cordenons ancora imbattuto. Un'Arteniese spavalda infligge la prima sconfitta (3-0) al Tagliamento e molto lo deve al proprio portiere Sabbadini che in diverse occasioni ha detto no. Commenta il bomber, ieri a secco, del Tagliamento Emanuele Picco: «Il risultato è bugiardo, non siamo stati messi sotto. L'Arteniese ha saputo sfruttare le uniche occasioni capitategli, a differenza di noi. In svantaggio di due gol, nella ripresa siamo entrati convinti di ribaltare il risultato invece un rigore al 1'ci ha tagliato le gambe pur facendo noi la partita. Ma nulla toglie all'Arteniese, più concreta di noi». È Susca, due gol, il mattatore nel Caporiacco che espugna (3-0) con merito il terreno della Tarcentina lasciandola, assieme alla Majanese, cui nulla è valso il cambio di guida tecnica, ancora alla ricerca delle prima vittoria. Tre reti del «Capo» in 90'sono davvero tante se si considera che nelle precedenti sei partite ne aveva realizzate altrettante. Tarcentina con molti problemi in più parti del campo, specie in avanti. Gianluca Valusso festeggia la prima vittoria: «Finalmente concretizziamo almeno parte di ciò che creiamo; tre reti giunte al termine di azioni corali e tre punti meritati dopo una buona prestazione. Spero sia l'inizio della nostra risalita». Con la doppietta del solito Rihai il Cassacco (2-1) ha la meglio su un Pagnacco che sembra aver smarrito lo smalto delle primissime giornate. Bel passo in avanti del Flaibano (2-1, Rauscedo) che infrange il tabù interno dopo 360'. Marcatori: 9 Bianchet (Cordenons); 8 Tisot (Flaibano), Comello (Reanese).

7 commenti:

Unknown ha detto...

MA!!!

Anonimo ha detto...

Ma cosa pretendono le società dai mister? Che rimedino con magie a carenze di organico magari? Pare sia saltato Rudy Cumin a Mariano. Se così fosse, con la squadra salva... ci sembra una sciocchezza... a meno che non ci sia dell'altro sotto... Se è per i risultati, va bene... ora arriverà il mago Zurlì che porterà senz'altro il Mariano in Eccellenza o lo farà sparire... In ogni caso si parla di Dorino Furlan o Fulvio Battistutta anche se non è escluso un ritorno di fiamma per Gianni Tomizza.

Max ha detto...

Se la notizia è vera, mi spiace molto per mister Cumin.

Unknown ha detto...

Riporto da CDFVG: "Storia chiusa anche tra Rudy Cumin e il Mariano (8), cui è stata fatale la prima vittoria della Sangiorgina (11) al «Collavin». Eppure il Mariano veniva da 3 risultati utili, ma Cumin era diventato inviso a parte della tifoseria."
Non ci posso credere che siano i tifosi anche tra i dilettanti a fare queste cose...

Anonimo ha detto...

da ex mister:
succede, nessun problema, ora l'Arteniese avrà un tifoso a tempo pieno in più!!

Unknown ha detto...

Fa sempre piacere Mister Cumin averla fra di noi!

Anonimo ha detto...

LA PRESIDENTESSA E' NERVOSETTA E PAGA CUMIN...

05/11/08
Ora è arrivata anche l’ufficialità: Rudi Cumin non è più l’allenatore del Mariano. Se in un primo momento sembrava esserci ancora un piccolissimo margine di trattativa, nel pomeriggio di ieri l’ormai ex allenatore rossoblù e la numero uno della società isontina, Manuela Donda, hanno confermato il divorzio. Un addio che, a questo punto, pare assumere le sembianze di una rescissione consensuale del contratto, come ha voluto precisare lo stesso Cumin. «Innanzitutto ci tengo a dire che non ho dato le dimissioni – dice - . Ripeto ancora una volta che, dopo la partita contro la Sangiorgina, la presidente Donda mi ha detto che in questo modo la squadra non poteva andare avanti, e io ho interpretato le sue parole come riferite alla conduzione tecnica. Allora ho detto che mi facevo da parte, e ci siamo trovati d’accordo nel dividere le nostre strade».
Si interrompe così dopo poco più di tre mesi un rapporto che, fin dal suo inizio, aveva evidenziato qualche crepa. Una diversità di vedute che Rudi Cumin spiega con grande serenità. «Negli ultimi anni sono stato contattato tre volte dal Mariano, e nelle prime due occasioni ho preferito rinunciare all’incarico e non accettare la proposta della società, perché avevo notato nelle mie precedenti esperienze da allenatore nell’Isontino di non essere visto di buon occhio dagli addetti ai lavori e dai tifosi delle società di Gorizia e provincia anche se onestamente non ne capisco il motivo. Questa volta, dopo aver conosciuto la presidente Donda e il direttore sportivo Medeot, che mi hanno fatto una bella impressione, mi sono lasciato coinvolgere nel progetto, ma già dopo poche settimane ho iniziato a respirare un’aria di sfiducia nei miei confronti. Un qualcosa che mi è stato confermato per l’ennesima volta dopo la partita di domenica. A questo punto non era davvero più possibile continuare».
Secondo Cumin, alla base della sfiducia nei suoi confronti, più che una questione tecnica c’è una questione caratteriale. «Io ho il mio modo di essere, come tutti noi – spiega ancora l’ex tecnico del Mariano -. Ad esempio, dopo le partite, per evitare di lasciarmi andare all’emotività, preferisco restare da solo, o assieme ai ragazzi, e non andare magari al chiosco e parlare con i dirigenti o i tifosi. Questo viene interpretato erroneamente, come se avessi la puzza sotto il naso. Ad ogni modo io non ho nulla di personale contro il Mariano e i suoi dirigenti, anche se sinceramente credo che, alle prime difficoltà, la società non mi abbia appoggiato come avrebbe dovuto. Io sono soddisfatto del lavoro che ho potuto svolgere in questi mesi, e onestamente non credo che si potesse far meglio di ciò che è stato fatto in questa prima parte della stagione».
A confermare il momento piuttosto teso del Mariano ci sono anche le parole della presidente Manuela Donda: «Innanzitutto voglio dire che con Cumin ci siamo lasciati in modo sereno, perché da parte nostra c’è stima nei suoi confronti – dice Manuela Donda -. Stiamo attraversando un momento difficile, che per me personalmente è legato anche all’ingiustizia della squalifica per 30 giorni e della multa di 1500 euro che la Federazione ha inflitto al Mariano per il fatto di non essere riusciti ad iscrivere al campionato la formazione juniores, come prevede un regolamento assurdo. Questo ha generato una situazione di nervosismo che si ripercuote sulla società nel suo complesso. Ora però dobbiamo guardare avanti, e nei prossimi giorni contiamo di annunciare il nuovo tecnico».